Cosa ci aspettiamo che faccia un gel igienizzante per le mani? Immagino che la risposta sia “elimini il virus”. Ma siete sicuri che basti questo?
Avrete già testato molti gel igienizzanti per mani posizionati nei punti di ingresso delle varie attività commerciali e vi sarete accorti che alcuni hanno profumi permanenti, altri sono “scivolosi” e altri ancora “appiccicano”.
È vero che la prima preoccupazione è l’abbattimento del virus ma abbiamo imparato a conoscere altri aspetti che poi sono diventati importanti. Oggi il gel igienizzante per mani è un biglietto da visita per il cliente e l’uso di prodotti poco piacevoli al tatto o dalla consistenza acquosa fanno dubitare della loro efficacia e rendono l’esperienza di acquisto poco piacevole.
Scoprite, allora, cosa valutare nella scelta di un gel igienizzante per le mani.
Non solo alcol ma principi attivi ad azione prolungata
Il controllo microbiologico può essere eseguito con molti principi attivi e il più noto è l’alcol etilico che compone almeno per il 70% i formulati ritenuti efficaci.
È scientificamente riconosciuto che l’etanolo svolga la sua azione in concentrazione da 700 a 850 g/Kg ovvero al 70-85% peso in formula. E’ altrettanto riconosciuto che esistono altri principi attivi validi, come il bifenil-2-olo e il didecil-dimetil ammonio cloruro. Questi principi attivi hanno il pregio rispetto all’alcol di non evaporare e di conseguenza svolgono un’azione più prolungata nel tempo. L’alcol, infatti, una volta svanito non lavora più.
Il principio attivo dell’ALCOLINA è, infatti, il bifenil-2-olo che non svanisce come l’alcol nel giro di pochi secondi ma permane sulla pelle nel tempo creando una sorta di barriera protettiva. Allo stesso tempo, questo principio offre la massima sicurezza in quanto viene, addirittura, impiegato come conservante alimentare.
Ci sono poi prodotti che contengono meno del 70% di alcol ma che si dimostrano ugualmente efficaci. Sono testati in laboratori accreditati, approvati e autorizzati dal Ministero della Sanità come Presidi Medici Chirurgici (PMC) e in etichetta riportano un numero di registrazione ufficiale che può essere verificato online da chiunque.
Diffidate di tutti i prodotti che contengono solo alcol inferiore al 70% e che non siano PMC registrati: non è detto che non funzionino, ma nemmeno il contrario.
Poco residuo secco per una piacevole sensazione sulla pelle
In merito ai profumi, soprattutto se avete problemi di allergia, prestate attenzione agli allergeni, che devono essere riportati nella lista degli ingredienti sull’etichetta, mentre per quanto riguarda la sensazione cutanea, passi la scivolosità, ma l’appiccicosità è insopportabile.
Si capisce subito se un prodotto è appiccicoso, basta guardare chi lo eroga prima di voi. Se a fine dosaggio, quando il dispenser risale, resta un filo sottile tra la mano e l’erogatore, il prodotto appiccica.
Se non avete la possibilità di testarlo, leggete la lista degli ingredienti, troverete alcol, acqua, un idratante come la glicerina e un addensante. I migliori sono CARBOPOL e CARBOMER, ne basta un dosaggio molto basso e vengono addensati solitamente con trietanolammina.
Tutti gli ulteriori ingredienti non hanno funzioni igienizzanti e restano solo sulle mani causando quell’odiosa sensazione che fa desiderare subito di lavarsi le mani con dell’acqua.
ALCOLINA ha l’1% di residuo secco ovvero il 99% di composti volatili e non lascia residui sulle mani.
Gel igienizzante per le mani, quale scegliere
Gel igienizzante per le mani, scopri la loro composizione e a cosa servano i vari ingredienti.