La pandemia di COVID-19 ha cancellato o tentato di cancellare molte certezze tra cui quella di avere delle buone pratiche di igiene sia personali, sia degli ambienti in cui si vive e lavora.
Se le prime indicazioni fornite da OMS e Ministero della Salute potevano sembrare banali, come “lavare spesso le mani” o “pulire le superfici”, si è poi fatta strada la consapevolezza che per pulire le superfici e gli ambienti in modo da renderli sicuri e bloccare la catena dei contagi, sono necessari degli sforzi in più.
Scoprite, allora, tutte le indicazioni per pulire gli ambienti durante la pandemia di COVID-19 in modo da ridurre realmente la possibilità di contrarre questo virus.
COVID-19 e la trasmissione del virus nell’ambiente
La pulizia degli ambienti dove si lavora o vive è sempre stata importante anche prima della pandemia di COVID-19 ma adesso questa attività ricopre un ruolo fondamentale nella lotta contro la diffusione del virus.
È ormai un dato verificato che è possibile contrarre il virus toccando una superficie contaminata che sia il pomello di una porta o l’interruttore della luce.
Il Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni italiano come del resto i Centers for Disease Control and Prevention americani e l’OMS stesso hanno diffuso, quindi, una serie di indicazioni stringenti in materia di sanificazione degli ambienti.
Pulizia e sanificazione, un’importante precisazione
La pandemia di COVID-19 ha causato molta confusione in ogni ambito delle nostre vite ma proprio in questi momenti di incertezza è ancora più necessario appellarsi alla razionalità e cercare di fare un po’ di chiarezza nel mare magnum delle informazioni che ci bombardano ogni giorno.
Un primo chiarimento deve riguardare la differenza tra pulizia e sanificazione.
La pulizia è una pratica volta a rimuovere polvere e sporcizia da superfici e oggetti rendendoli visivamente puliti mentre la sanificazione è un’operazione successiva volta a inattivare o distruggere i microorganismi patogeni invisibili all’occhio umano.
Pulire non significa sanificare e un ambiente pulito può comunque registrare la presenza di virus.
COVID-19, linee guida per la sanificazione degli ambienti
Le linee guida per la pulizia e sanificazione degli ambienti sono molteplici ma allo stesso tempo semplici da seguire se ci si munisce dell’attrezzatura giusta e della giusta dose di buona volontà.
Tra le indicazioni fornite per la sanificazione di ambienti non sanitari vi sono regole generali come:
utilizzo di attrezzature diverse per pulire gli spazi adibiti al pubblico e quelli privati, il che significa che nella sala di attesa di un avvocato o nel salone di un parrucchiere si useranno rotoli di carta o guanti diversi rispetto a quelli usati poi in studio o nei locali del personale
utilizzo di DPI come guanti e mascherine durante la pulizia e sanificazione
utilizzo di soluzioni con alcool al 70% durante la fase di sanificazione in modo da eliminare virus e batteri
pulizia del materiale utilizzato alla fine di ogni operazione e collocazione di eventuali scarti nei rifiuti indifferenziati
pulizia delle mani con acqua e sapone o con gel sanificante prima e dopo ogni operazione e ogni volta che vengono rimossi i DPI
Sono, inoltre, consigliati una serie di altri accorgimenti come arieggiare gli ambienti prima delle pulizie e la massima cura e attenzione nello svolgimento delle varie operazioni al fine di non dimenticarsi nulla.
Interruttori dell’energia elettrica, pomelli di porte, finestre ed ante di armadi, superfici sulle quali si appoggiano oggetti che vengono utilizzati di frequente, sedie e poltrone e le toilette possono essere un importante ricettacolo di microbi e veicolo di diffusione del virus.
Oggi è, quindi, più che mai importante adeguarsi a queste regole per farle diventare “un’abitudine” da non perdere neanche quando inevitabilmente si abbasserà la guardia nei confronti del COVID-19.
COVID-19 come sanificare gli ambienti
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